FRACTIONAL EXPORT MANAGER®

L’evoluzione di un metodo

cyber security team working in a cyber security op 2023 11 27 04 56 00 utc

Perché non conviene esportare
con il classico Temporary Export Manager?

In 30 anni vissuti a stretto contatto con le PMI, Massimo Lentsch comprende che la formula del Temporary Export Manager è in realtà poco funzionale e presenta dei grossi limiti nel medio/lungo periodo per l’impresa che vuole esportare.

Il Temporary Export Manager in realtà di “temporaneo” ha ben poco: di fatto entra in azienda per restarci il più a lungo possibile.

Dopo una prima fase più o meno efficace – dove riesce a sviluppare contatti, concretizzare qualche vendita e qualche accordo commerciale – il TEM diventa più un costo che un vantaggio per l’impresa.


La scarsa disponibilità di tempo che un Temporary Export Manager può mettere a disposizione dell’azienda si rivela un fattore limitante, in particolare per quelle aziende che non dispongono di risorse interne dedicate allo sviluppo commerciale e alle attività di back-office per l’export.

Ai limiti di cui sopra, si aggiunge il fatto che il TEM opera in azienda con l’unico obiettivo di finalizzare qualche vendita senza interessarsi al trasferimento di metodo e strumenti.
Cosa significa per l’impresa?


Significa non costruire valore reale, ma essere vincolati a vita al supporto di un consulente.


Quando il TEM lascia l’azienda oppure l’azienda stessa è costretta a declinare il servizio per mancanza di budget, si trova a dover ricominciare tutto da capo!

Pensare che un Temporary Export Manager possa sostituire il lavoro a tempo pieno di un Export Manager interno all’azienda è utopia assoluta: per un’azienda, delegare lo sviluppo delle vendite sui mercati esteri a risorse esterne non è una soluzione organica, etica e sostenibile nel medio/lungo termine.

DLike è una startup innovativa con alle spalle 30 anni di esperienza.
I pionieri dell’export management che oggi propongono un servizio nuovo, per l’azienda che vuole esportare con successo!