Caso di successo: Export subfornitura

Export lavorazioni meccaniche conto terzi: come acquisire 7 clienti all’estero in 10 mesi

Esportare nel settore delle lavorazioni meccaniche conto terzi è una sfida: il processo di acquisto di un buyer non segue le logiche dei prodotti finiti. I tempi sono lunghi e la necessità di valutare potenziali fornitori è strettamente legata all’avvio di nuovi progetti e allo sviluppo di nuovi prodotti.


Questa peculiarità impone all’export manager di un’azienda di subfornitura di adottare delle soluzioni commerciali ad-hoc per “tenere in caldo” contatti in target sino al verificarsi del reale bisogno.

Nella subfornitura è quindi fondamentale restare in contatto e soprattutto costruire una relazione con i tuoi potenziali clienti, in modo che – quando sarà il momento giusto – sarai tu ad essere chiamato.

Due strumenti fondamentali da integrare in ogni strategia export efficace, ma che non puoi ignorare se lavori nella meccanica conto terzi e subfornitura sono:

  • Un CRM evoluto, che consenta all’export manager di monitorare con precisione tutte le attività commerciali e lo storico delle interazioni con i potenziali clienti.
  • L’email marketing, attraverso l’invio periodico di newsletter con contenuti mirati e personalizzati, pensati per intercettare l’interesse dei diversi target di riferimento.

Abbiamo esordito dicendo che l’export nella subfornitura meccanica è una sfida. Ma con il giusto approccio strategico e operativo, i risultati possono arrivare – e anche in fretta.

È il caso di Mecwork, azienda lombarda con oltre 30 anni di esperienza nella meccanica di precisione, che in meno di un anno ha acquisito 7 nuovi clienti tra Francia, Belgio e Italia, generando un fatturato estero di oltre 175.000 euro.

Mecwork disponeva già di:

  • un parco macchine CNC avanzato
  • una sala metrologica interna
  • software CAD-CAM di ultima generazione
  • certificazioni ISO 9001, 14001 e 45001

Nonostante queste solide basi, l’azienda esportava solo saltuariamente in Francia e Germania. Mancava una strategia export strutturata, di un metodo per trovare nuovi clienti e canali ad alto potenziale.

Con l’affiancamento di un Fractional Export Manager® di DLike, in 10 mesi è stata costruita e messa in campo una strategia efficace, basata su tre pilastri:

1. Analisi di mercato e dei competitor

Identificati i mercati target (Francia, Benelux, Germania) e i principali concorrenti, è stato definito un piano chiaro su dove andare e come andare.

2. Ricerca e contatto prospect

Grazie alla nostra piattaforma proprietaria SalesGuide®, sono stati lavorati 135 contatti in target, generando 64 offerte.

3. Gestione commerciale e acquisizione clienti

Il team DLike ha gestito direttamente le trattative commerciali, con un approccio “on the job” al fianco dell’imprenditore. In 10 mesi, sono stati acquisiti 29 ordini da 7 clienti, per un valore di 175.500 euro.

  • 29 ordini acquisiti
  • 7 nuovi clienti esteri
  • 175.500 € di fatturato generato
  • 10 offerte in attesa di conferma per quasi 200.000 €

Un risultato ottenuto senza partecipare a fiere, senza distributori, senza agenti locali: solo con metodo, tecnologia e affiancamento strategico.

“In pochi mesi abbiamo acquisito nuovi clienti che ci hanno già commissionato degli ordini e molti contatti interessanti. Le richieste d’offerta sono aumentate e alcune si trasformeranno sicuramente in ordini. Uno degli aspetti che ritengo più utile del servizio di sviluppo commerciale offerto da DLike è la flessibilità e la concretezza.”

Anche chi lavora nella meccanica conto terzi può affrontare i mercati esteri con successo, se supportato da una strategia su misura, dalle giuste competenze, da strumenti digitali e commerciali adeguati e da una concreta capacità di esecuzione.  

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